Nell’era del fair play a comando e della televisione a pagamento, del terzo tempo imposto e dei colori traditi, dei gemellaggi politici e degli scontri con la polizia, è la passione sportiva dei tifosi a tenere in vita un calcio ormai lontano parente di quello fatto di sudore, pallone di cuoio e maglie di lana con i numeri dall’1 all’11 ben in evidenza dietro la schiena. Questo libro racconta perché amare la propria squadra del cuore e odiare quella rivale significa ridere, gioire, passare momenti indimenticabili e soffrire. In una parola: vivere. Lo sfottò calcistico, la rivalità sportiva anche con un genitore o con l’amico del cuore riempiono la giornata del tifoso. Un rigore sbagliato dal campione preferito, una partita persa all’ultimo minuto, una rovesciata sotto la traversa, una maledetta scommessa da pagare, tutto si fa figurina da attaccare nel proprio album dei ricordi. Per ridere con questi fantastici 101 motivi per odiare la Lazio e tifare la Roma e tornare bambini. Non solo la domenica.