Traduzione di Daniela Paladini
Edizione integrale
L’incontro in gioventù di due lontani cugini che condividono lo stesso nome – entrambi si chiamano Allan Armadale – si conclude con l’uccisione dell’uno da parte dell’altro. In punto di morte, l’assassino confessa in una lettera la sua colpa, insieme a un importantissimo monito per il figlio, Allan. Dopo molti anni, abbandonata la casa dove è cresciuto, Allan inizierà a condurre una vita errante col nome di Ozias Midwinter. Conoscerà e diverrà amico del suo lontano cugino – il quarto Allan Armadale della vicenda – senza che costui conosca la sua vera identità. Ma questa relazione sembra far avverare il funesto presagio che era stato consegnato dal padre morente nella lettera. A intorbidare la situazione interverrà la vera protagonista del romanzo, Lydia Gwilt, bellissima e seducente, ma allo stesso tempo malvagia e macchinatrice, una donna indotta da un passato di sofferenze ad agire senza scrupoli, pronta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Pubblicato per la prima volta nel 1866, Armadale può essere sicuramente annoverato tra i capolavori di Wilkie Collins.