Le strategie, i discorsi, le azioni che hanno segnato il Ventennio fascista
Il Ventennio fascista è stato il periodo più oscuro della recente storia italiana. Oltre due decenni di dominio dittatoriale hanno cancellato la democrazia e trascinato il Paese in un vortice di soprusi e di violenza. Come è stato possibile tutto ciò? Perché il fascismo ha conquistato il potere? E come hanno fatto il Duce e i gerarchi fascisti a stringere gli italiani in una simile morsa? Attraverso un’attenta analisi storica, Simone Cosimelli traccia un percorso per inquadrare il sistema di controllo e coercizione costruito dal regime fascista, evidenziando le tattiche e le strategie utilizzate da Mussolini. Dalle spinte nazionaliste sorte all’inizio del Novecento alla prima guerra mondiale, dalla Marcia su Roma al mito del nuovo impero, fino all’affermazione del razzismo e all’esperienza drammatica e disastrosa della seconda guerra mondiale, questo libro getta una luce preziosa sui meccanismi, sugli strumenti e sulle narrazioni che hanno consentito al fascismo di nascere e consolidarsi, mostrando le fondamenta del totalitarismo italiano.
Cento anni fa iniziava la dittatura che condusse l’Italia sull’orlo del baratro. Come è stato possibile?
«Noi dobbiamo assicurare un avvenire radioso all’Italia, noi che abbiamo il mito della nazione insieme al mito dell’impero, della nazione intesa come storia, come civiltà, come espansione di civiltà. L’Italia ha poca aria per i polmoni capaci del suo popolo, che è una realtà, mentre il proletariato e la borghesia sono finzioni e menzogne convenzionali. Il fascismo, che è figlio di popolo ed è nato dal popolo, deve continuare la sua battaglia in questa concezione dell’Italia imperiale.»
Mussolini, 1922