Introduzione di Chiara Cantelli
Traduzione di Vittoria Carafa De Gavardo
Edizione integrale
Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, capolavoro della letteratura ottocentesca, romanzo “poliziesco” concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dell’animo umano.