Introduzione di Emanuele Trevi
Edizione integrale
Gargantua e Pantagruele, uno dei grandi classici che, come il Don Chisciotte di Cervantes, fondarono il romanzo moderno, è composto da cinque volumi scritti da François Rabelais nella prima metà del 1500. L’opera racconta le avventure di due giganti, Gargantua e suo figlio Pantagruele, con un linguaggio semplice e vivace, uno stile stravagante e satirico e un umorismo che fa perno soprattutto sul corpo e sulle sue funzioni. Il primo libro, Pantagruele, venne pubblicato e acclamato nel 1532. In seguito al successo dell’opera, l'autore firmò un secondo romanzo, nel 1534, dal titolo Gargantua. I tre libri che seguirono raccontano i viaggi strabilianti dei protagonisti per le terre più strane e fra i popoli più assurdi, come i Papafiche (caricatura dei Protestanti), o i Papimani (caricatura dei Cattolici). Tra l’altro, presso il circolo polare si fermano in un luogo dove odono a causa del disgelo le grida di una battaglia avvenuta anni prima, che erano rimaste imprigionate nel ghiaccio. Si dipanano pagina dopo pagina, rinnovando lo stupore e i sorrisi dei lettori, le invenzioni fantasmagoriche di Rabelais, lo spirito libero che seppe proteggere la sua fantasia davvero pantagruelica contro la Chiesa e i rigidi censori conservatori della Sorbona.