Testo latino a fronte
A cura di Cesare Vivaldi
Edizione integrale
Maggior poeta, con l’amico Giovenale, della Roma dei Flavi, Marziale è lo specchio impietoso e lucidissimo in cui una vita sociale intessuta di grandiosità e di vizi, di splendore e di lussuria, di orgoglio e di bassezza, di gentilezza e di corruzione si riflette nel modo più nitido e perentorio. Questo spagnolo piombato a Roma per far fortuna non riuscirà ad altro, sul piano pratico, che a vivere difficoltosamente da cliente sino a doversi arrendere e tornare nella sua Spagna. Riuscirà invece a essere un grande poeta, con un garbo satirico che piacerà al pubblico, ma anche con squisiti esiti lirici; sempre temperati, comunque, dal suo spirito pungente.
«Questi miei epigrammi li ama e li odia
e canta tutta Roma;
io sono in ogni tasca e in ogni mano.
Ecco uno che stupisce, impallidisce,
arrossisce, mi odia...
Questo volevo, adesso
piacciono pure a me.»