Due uomini, il narratore e lo Svedese, partono per un viaggio lungo le rive del Danubio in canoa e si ritrovano a dover trascorrere la notte su un isolotto nel bel mezzo di una palude. Con il calare delle tenebre, quel luogo apparentemente tranquillo si trasforma in qualcosa di terrificante e soprannaturale. I salici che popolano la palude sembrano bisbigliare e quasi prendere vita; la natura sembra diventare ostile per i due protagonisti che si troveranno a dubitare di tutto, anche della loro stessa razionalità, in un crescendo di tensione sempre maggiore. Pubblicato per la prima volta nel 1907, I salici è un caposaldo della letteratura weird, tanto da essere stato definito da Lovecraft “l’esempio più fulgido di racconto del sovrannaturale di tutta la letteratura inglese”.