Introduzione di Giorgio Celli
Edizione integrale
Il grande scrittore inglese Rudyard Kipling pone al centro del suo capolavoro la figura di un ragazzo: Mowgli, il «piccolo cucciolo nudo», il «ranocchio» di cui gli animali non riescono a sostenere lo sguardo. Vero e proprio antenato di Tarzan, Mowgli viene allevato da una coppia di lupi e intorno a lui si svolge la vita della lussureggiante e intricata foresta tropicale, la jungla, appunto, che diventa coprotagonista del racconto. Fra i tanti pericoli corsi e fra i diversi amici o nemici di Mowgli, spiccano indimenticabili creature come Shere Khan, la tigre, e Bagheera, la pantera nera, e soprattutto il meraviglioso racconto del duello all’ultimo sangue fra Rikki-tikki-tavi, la mangusta, e Nag, il cobra, episodio magistrale in cui Kipling sottrae gli animali all’immaginazione e li restituisce alla loro etologia. In questo volume: Il libro della jungla e Il secondo libro della jungla.
«Proprio davanti a lui, reggendosi ad un ramo basso, stava un bambino nudo, bruno, che poteva appena camminare; una creaturina morbida e paffutella come non era mai capitata di notte in una tana di lupi. Il bambino alzò gli occhi in faccia a Papà Lupo e rise.»