Introduzione di Alessandro Roncaglia
Contributi critici di Lucio Colletti, Claudio Napoleoni e Paolo Sylos Labini
Traduzione integrale di Francesco Bartoli, Cristiano Camporesi e Sergio Caruso
Nel maggio del 1776, circa duecentotrenta anni fa, si pubblicava La ricchezza delle nazioni, con cui Adam Smith fondava la moderna scienza economica: ancor prima del pieno dispiegarsi della rivoluzione industriale questo testo ha offerto alcune delle principali categorie di interpretazione della nascente società capitalistica (divisione del lavoro, definizione delle classi, valore-lavoro) e straordinarie intuizioni sulla società borghese e sul suo evolversi. Non c’è nessuna questione di teoria e di politica economica che non sia stata in qualche modo almeno impostata ne La ricchezza delle nazioni, tanto che tutti gli sviluppi successivi del pensiero economico si trovano, magari allo stato embrionale, compresenti in questo libro fondamentale.