A cura di Roberto Finelli e Paolo Vinci
Traduzione di Irene Castiglia
Edizioni integrali
Con L’Io e l’Es Freud apre un nuovo capitolo dell’antropologia umana, sostituendo alla precedente teoria delle pulsioni, basata sull’opposizione tra legge sessuale della riproduzione delle specie e autoconservazione dell’individuo singolo, il dualismo tra Eros e Thanatos – ossia tra pulsioni volte a costruire e a proteggere i legami e pulsioni volte, invece, alla loro distruzione. Freud esplicita in questo lavoro che ciascuno di noi è mosso nel suo agire da una strutturale e complessa ambivalenza di movenze e desideri; non vi è quindi una distinzione netta tra il bene e il male, tra puro amore e generosità da un lato e aggressività e invidia dall’altro. Con Inibizione, sintomo e angoscia Freud ci ha lasciato un tormentato e stratificato esempio del concreto modo di procedere della sua ricerca, che costantemente mette in discussione se stessa.