Introduzione di Massimo Colesanti
Traduzione di Maurizio Grasso
Nell'estate del 1836, sulla spiaggia di Trouville, il quindicenne Flaubert incontra una giovane donna, Elisa Schlesinger, di cui si innamora perdutamente e segretamente. Un amore fatale che lo segna in modo indelebile e che lo inseguirà per tutta la vita. I fantasmi di Trouville, il senso profondo della solitudine, dell'abbandono, della mancanza, ma anche della «rivolta», che troveranno in seguito compiuta espressione nella Educazione sentimentale, aleggiano già in queste pagine, scritte poco dopo l'evento, nel 1836, e terminate nel 1838, attraverso una «confessione» che trascina con sé anche altri aspetti dell'adolescenza di Flaubert. È in queste «memorie» fatte di idee, ricordi, impressioni, capricci, sogni, entusiasmi e sconforti, riportate «giurando di dire tutta la verità», che nasce lo scrittore Flaubert, che la scrittura, la poesia, la creazione letteraria divengono per lui croce e delizia, disdetta e compenso, luogo in cui ritrovarsi e comprendersi e insieme tormento esistenziale.
«Questi sono i miei ricordi più teneri e insieme più penosi.
...Sono vivi nella mia memoria e quasi ancora caldi nella mia anima, per come l'han fatta sanguinare.»