Cura e traduzione di Mario Martino
Edizione integrale
In Oliver Twist Dickens dà veste immaginativa alla sua dura infanzia di “orfano” e di operaio nella turbolenta Londra dei primi decenni del XIX secolo e la trascende in una dimensione più universale, a rappresentare la semplicità e la potenza della lotta dell’Innocenza contro il Male. Oliver però è anche lo strumento per esplorare un mondo storico quanto mai problematico, di cui abbiamo intense immagini tanto nei primi capitoli, in cui è satiricamente rappresentato l’inumano funzionamento delle “workhouse” (sorta di ospizi e case di lavoro per poveri e disoccupati), quanto nella parte centrale, e conclusiva, dove percorriamo una Londra terribile: la metropoli non del progresso borghese ma del crimine e della degradazione. Oliver Twist va riscoperto nella integrità di testo letterario, come lo ha riscoperto il cinema nella versione di Polanski, ultimo dei grandi maestri, tra cui Eisenstein e Lean, che ne sono stati conquistati.