Il biopic "One love" in uscita il 22
Il mito di Bob Marley tra cinema, libri e reggae party
Patrizio Ruviglioni su la Repubblica Roma
Qui non serve scomodare gli anniversari. Basta sfiorare un po' il personaggio, la sua iconografia, che tanto non è che prenda mai polvere, e milioni di fan in tutto il mondo si scatenano. È un privilegio che spetta a pochissimi, e tra questi c'è Bob Marley. All'artista giamaicano è stato appena dedicato il biopic Bob Marley - One Love, per la regia di Reinaldo Marcus Green, da ieri nelle sale statunitensi e in Italia dal 22 febbraio.
La critica è divisa, si rischia un'operazione buona solo per gli appassionati - quella dei film sui grandi musicisti è ormai una moda, lo testimoniano le opere su Elton John e Freddie Mercury, ma non sempre i risultati sono all'altezza delle aspettative. Eppure, ecco, basta "la notizia" per riaccendere una mania.
Anche qui in Italia, dove in questi giorni è stata pubblicata una biografia critica a cura di F.T. Sandman, cioè Federico Traversa, dal titolo Bob Marley. One life (Newton Compton). E anche a Roma, dove il giorno dell'uscita del film al Barberini si potrà partecipare a un evento che, oltre alla proiezione, comprende aperitivo e dj set (i biglietti sono sul sito del cinema, appuntamento alle 19.15 e alle 21.15). A maggior ragione perché nella capitale il «re del reggae» non si è mai esibito.
Gli unici concerti da noi furono il 27 e il 28 giugno del 1980, a San Siro (primo live di sempre lì) e al Comunale di Torino. Nel maggio successivo sarebbe morto di cancro ad appena 36 anni, ma era già nel mito: l'icona aveva superato l'artista, le idee - di pace e uguaglianza, ma anche lotte per i diritti e rivendicazioni sociali - avevano fatto lo stesso con le canzoni. E la Giamaica, poi, era ormai sogno, suggestione: per chi viveva qui, era una terra promessa d'amore e libertà, e poco importava che la realtà fosse più complessa. Marley era e rimane più di un cantante, ma senza inganni, solo con la forza della sua musica. E infatti si continuano a vendere milioni di dischi, c'era chiunque a quei concerti e tutti ci credevano […].
15/02/2024